Le Polarità - Prima Parte

Possiamo definire due Polarità.


💃🏻 Una Femminile, del ricevere l’onda e lasciarsi trasportare.

Qui non c’è un tentativo di dirigere o controllare ciò che arriva, ma una resa consapevole al flusso della vita. Ogni energia, qualunque forma assuma – eccitazione, tristezza, rabbia, sollievo, vulnerabilità, gioia – è accolta senza resistenza, permettendole di attraversarci fino in fondo.

Il femminile autentico è la capacità di essere spazio, di contenere ogni movimento senza paura, senza giudizio, senza la necessità di cambiarlo. È il mare che accoglie ogni onda, il cielo che ospita ogni nuvola senza trattenerla.

Quando ci allineiamo a questa forza, impariamo a fluire con il cambiamento invece di opporci ad esso. Le emozioni, come le maree, hanno un loro corso naturale: non vanno trattenute né forzate, ma vissute con presenza. Solo così possono rivelare la loro vera essenza: dietro ogni forma, c’è sempre la stessa energia senza nome.


Detto in altri termini:

Come ci insegna la natura della donna, la sua saggezza risiede nella ciclicità, nella comprensione che non dipende da noi la forma in cui la vita si manifesta. Il femminile è ascolto, osservazione, resa al ritmo naturale dell’esistenza.

Quando cerchiamo di imporre un’idea di come le cose dovrebbero essere, ci dis-allineamento dal flusso e perdiamo la connessione con la trasformazione naturale. Ma quando permettiamo alle cose di essere ciò che sono, senza attaccamento né resistenza, allora entriamo in contatto con la verità più profonda della vita.

L’energia sessuale, in questa prospettiva, non è qualcosa da gestire, ma qualcosa da attraversare con totale apertura. È un ponte verso il mistero, un invito a dissolversi nell’esperienza e a lasciarsi condurre oltre la forma, là dove esiste solo l’essenza pura del sentire.



🕺🏼 Una Maschile, del dirigere l’onda orientandola con presenza.

Qui il flusso non viene semplicemente ricevuto, ma gli si offre una direzione consapevole. Non si tratta di controllare o reprimere ciò che emerge, ma di canalizzarlo con chiarezza e intenzione, affinché l’energia possa esprimersi nel suo massimo potenziale.

Il maschile autentico è la capacità di sostenere e contenere il movimento senza farsi travolgere da esso. È la montagna che resta ferma mentre il vento soffia, il letto del fiume che guida l’acqua senza opporvisi.

Quando ci allineiamo a questa forza, impariamo a trasformare qualsiasi stato in potenza creativa: l’eccitazione diventa presenza intensa, la rabbia si tramuta in determinazione, la tristezza in saggezza. Il maschile non si lascia disperdere nelle forme, ma le attraversa con uno scopo chiaro, portando luce nell’ombra e direzione nel caos.


Detto in altri termini:

Come ci insegna la natura dell’uomo, la sua saggezza risiede nella capacità di discernere, di orientare il proprio intento senza farsi deviare dall’incostanza degli eventi. Se il femminile è la ciclicità che accoglie tutto, il maschile è l’asse verticale che mantiene il centro.

Senza questa centratura, l’energia si disperde e si perde nella confusione. Ma quando il maschile è radicato, può osservare il gioco delle forme senza identificarsi con esse, scegliendo consapevolmente come rispondere.

L’energia sessuale, in questa prospettiva, diventa uno strumento di creazione e manifestazione. Quando non la si usa solo per sfogo o per inseguire un piacere passeggero, ma la si dirige con coscienza, allora può generare trasformazioni profonde, sia dentro di sé che nella relazione con l'esterno, che sia un altro essere umano o un progetto lavorativo.



Il femminile insegna la resa, il maschile insegna la direzione. Insieme, yin e yang si completano, dando vita all’armonia del Tao.

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